Verticale

In che trofeo finisce tutta la forza
spesa per contenersi, non deragliare
soggetto normale.

Poco prima del sonno
se batto piano
la cassa toracica comincia
una musica preistorica
di tamburi, ossa e polmoni
e più, più in fondo
anche se non siamo mai andati
sospettiamo
esserci ancora io.

Dire: ho domato
i suoi canini scintillanti nel buio
e solo ora vivo
come un premio la mia incessante compagnia.
Così dormo. Non mi porta via
più niente da qui, dal faro fermo
della mente.

Maddalena Lotter (Venezia, 1990), da Quattordicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos Y Marcos, 2019)



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