Uno dei miei io dorme sempre

Uno dei miei io dorme sempre,
dietro i miei occhi c’è sempre un occhio
chiuso – così il mio cervello è nutrito
e intanto posso guardare la terza stagione
di Gomorra, Bucks Cavaliers, sfornare
articoli, mangiare con, bere con,
forse innamorarmi, forse fare
la scelta consapevole di avere figli,
provare a dare forma al mondo come
in questa poesia, crescere, crescerli,
meditare su come svegliarmi.
Marco Villa (Lecco, 1989), da Un paese di soli guardiani (Amos, 2019)

-consigliato da Simone Burratti


Raccolto

Questi tetti spinosi     dopo la trebbiatura
risplendono sull’aia estiva
questi cieli che si sono esposti al sole d’improvviso anneriscono

il mare si restringe     argentee tegole abbaglianti
due alberi si precipitano in direzioni opposte
due carestie     seminate con il grano di un uomo

la morte dell’anno prossimo è già obsoleta
il sole s’è spezzato il collo
i tuoi occhi     spianano e smascherano la città folle

Yang Lian (Berna, 1955), da Dove si ferma il mare (Scheiwiller-Playon, 2004)