Quando cade un governo

Quando cade un governo
nessuno scrive una poesia.
Stanno tutti di fronte alla televisione
a sentire a che ora il Presidente
ha rassegnato le dimissioni.
È stato all’incirca alle Otto di sera
una sera di pioggia romana.
Le sirene delle auto blu giravano mute
sui ciottoli umidi dei piazzale
di fronte al Quirinale. Aspettavano.
Nella sala stampa allo stesso modo si aspettava.
Quando cade un governo
una formula politica perché,
a livello puramente amministrativo,
rimane in carica per sbrigare gli affari correnti.

Raimondo Iemma  (Torino, 1982), da Luglio (Lampi di Stampa, 2007)


One Comment on “Quando cade un governo”

  1. nikink ha detto:

    interessante esperimento di rinnovamento del linguaggio, coraggioso, imperfetto, laterale


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