qui a Sarajevo

qui a Sarajevo
come in tutte le città, sobborghi, villaggi
dopo le operazioni belliche,
le macerie, in fondo,
sono fatte di mattoni, pietre, travi
con cui innalzare ancora
altre case
e starci dentro, abitarle
e osservare, diligentemente
fuori dalla finestra
i vicini, i passanti
e ascoltare con attenzione
se parlano la nostra lingua
e attendere
con la pazienza
propria degli umani
l’arrivo di
un’altra battaglia
Roberto Ferrari (Gorizia, 1959), da Alberi Binari (qudulibri, 2014)
– consigliato da Piero Simon Ostan

One Comment on “qui a Sarajevo”

  1. olgited ha detto:

    Speriamo di no!


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