Il segreto di Carmen

Di lei qualcosa
è sul pensiero gru della neve.
Dico
i denti di Carmen, dopo tanto, non li
ricordavo così, come se vivendo se
li fosse morsi, mantenendola quelli. Parla,
e il collo l’ingoia, mangiatore di
fuoco con triste
digestione che s’abbassa la neve
al vento. Ora io,
son le quattro ma è buio, mi
scontro qui proprio con la
Forza. E sembrerebbe il contrario.

C’hanno sfilato
la vita come soldi, Carmen, ce l’hanno
tolta. Odore d’incenso, c’è l’aldilà, c’è
aria in ebollizione, e vedo la fine. Quel
risetto di chicchi che parla è fatica
pura, oddio, fredda calda; non siamo
più
. Io ti
credo, io rendo le tue frasi una
stanza, bevo birra, ma per legge
di gravità ormai dovremo entrambi
cadere dal ramo.

Cristina Annino  (Arezzo, 1941), Casa d’aquila (Levante Editori, 2008)