Dall’accumularsi della posta
Pubblicato: 14 aprile 2014 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonio Turolo Lascia un commentoDall’accumularsi della posta
bollette non pagate e altri reclami
(chi le scriveva più?)
si insospettirono
finalmente i vicini.
Guardo una brutta foto sul giornale
un dettaglio ingrandito a sua insaputa
a tavola per cena chi lo sa.
Leggo che aveva fatto l’impiegata
per un’azienda di Mestre mai sentita.
A un certo punto si era anche sposata
Tutto in regola dunque.
Poi nel suo genere era stata brava
recidere del tutto ogni contatto
i parenti i negozi la parrocchia.
Si insospettirono i vicini finalmente.
Prima la polizia, poi i pompieri
per riuscire a forzare quella porta.
Tre ore concitate, un walkie talkie,
la luce lampeggiante di emergenza.
Nelle grandi città si pensa,
non qui a Venezia,
che tutti si conoscono tra loro.
La zona è questa, in un rettangolino,
una piccola calle che finisce
di fronte alla basilica maestosa
I Santi Giovanni e Paolo
dove gli antichi dogi son sepolti.
Antonio Turolo (Mestre, 1962), inedito