L’era bella
Pubblicato: 12 ottobre 2019 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Guido Cupani 1 CommentoEra bella la campagna orizzontale calpestata dal sole
sullo stradone che andava al mare Era bella la sua voce
sopra le borse della spesa che prometteva se fate i bravi
stasera faccio le patatine Era bello il sabato dopocena
Era bello contare le auto dal balcone io le rosse io le bianche io le blu
e alla fine la sua Era bella la stracciatella calda e l’erba cipollina
i denti di leone raccolti a mazzi sul sentiero che scendeva al lago
finché morivano in mano Era bello il Don Camillo
della buonanotte E poi era bella la domenica
che non pioveva mai e il giornalino
comprato sulla porta della chiesa
e andare in pace
Questo è il bello che hanno messo non sapendolo
come un grano sul mio palmo
perché lo avessi tu
Guido Cupani (Pordenone, 1981), da Meno Universo (Dot.com Press, 2018)
-consigliato da Francesco Tomada
questi versi, dedicati, mi pare, a Emma, la sua prima figlia, come la maggior parte dei versi di Cupani, sono di una dolcezza sconfinata. Ma credo sia lui di una dolcezza sconfinata.