Le mani di mio padre

Me le figuro ancora le belle mani
di mio padre con lo stemma al dito:
sapienti stilavano comparse
(nella penombra pensosa dello studio)
sicure potavano alberi
(tra i fervori autunnali del frutteto)
severe segnavano direzioni

ma quanto tenere la sera nel
rimboccarci – bambine – le coperte
e quando a noi lontane
scriveranno parole non vane.

Vittoria Fonseca (Camerino), da Una giumella di senso (Supernova, 2013)